Domenico Corvi, Ritratto del Cardinale di York. Già Gran Bretagna, Stanford Hall.
Era nato a Roma nel 1725, il cardinale Henry (Enrico) Duca di York, che essendo discendente del re Giacomo II costretto ad abdicare, fu cresciuto ed educato come futuro erede al trono. Una speranza definitivamente tramontata nel 1745, quando le truppe giacobite furono duramente sconfitte nella battaglia di Culloden, in Scozia. Poco dopo, senza consultare né il padre né il fratello minore, chiese di entrare nella Chiesa Cattolica Romana, dove essendo principe di sangue reale fu subito nominato cardinale: prendendo i voti sacerdotali soltanto in seguito.
Passò poi gran parte della sua vita a Frascati, conducendo un’esistenza tranquilla e agiata, esercitando il suo ministero con larghezza e generosità, e promuovendo numerose iniziative e attività per tuta la diocesi. Nel 1798, a causa degli eventi successivi alla Rivoluzione francese, fu costretto a fuggire abbandonando la sua casa e partì, con un numeroso seguito e portandosi appresso le sue ricchezze personali (argento, oro e pietre preziose), alla volta di Napoli, che lasciò più tardi per recarsi a Messina, a Venezia e in altre località. Si spense infine nel 1807 a Frascati, dove era tornato dopo anni di turbolenze. Fu dapprima sepolto nella città castellana, ma alcuni anni più tardi i suoi resti furono trasferiti nella cripta della Basilica di San Pietro a Roma, dove furono deposti accanto a quelli del padre, pretendente re d’Inghilterra, mai incoronato. (L’articolo completo sulla biografia del Duca di York è apparso sul numero 6-2019 di Castelli Romani.)